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La Convenzione ha incominciato ufficialmente i suoi lavori il 28 febbraio 2001 a Bruxelles.
Al Consiglio europeo riunito a Salonicco il 19-20 giugno 2003 il Presidente della Convenzione Giscard d'Estaing ha presentato parti I e II del progetto di trattato, che da allora non hanno più subito modifiche. Le parti III e IV, delle quali a Salonicco sono stati presentati testi provvisori, sono state messe a punto nelle settimane successive.
Il Consiglio europeo ritiene che il progetto di trattato è una buona base su cui avviare la Conferenza intergovernativa, la quale, in base alle raccomandazioni del Consiglio, sarebbe auspicabile che terminasse i lavori prima delle elezioni del Parlamento europeo del giugno del 2004.
Dopo diciassette mesi di lavoro, il 10 luglio 2003 i membri convenzionali hanno approvato la bozza definitiva di trattato e la Convenzione ha così terminato il compito affidatole di preparare il testo su quale lavorerà la futura Conferenza intergovernativa, la cui convocazione è prevista da parte della Presidenza italiana dell'Unione per il 4 ottobre 2003.
Rispetto ai quesiti contenuti nella dichiarazione di Laeken la Convenzione ha individuato una serie di risposte.
la soluzione adottata è andata nel senso di una più chiara attribuzione di competenze e della creazione di un meccanismo di controllo del principio di sussidiarietà affidato ai Parlamenti nazionali.
È stata proposta la fusione dei trattati, l'abolizione dei tre pilastri, l'attribuzione in maniera esplicita della personalità giuridica all'Unione, la riduzione e razionalizzazione degli strumenti giuridici.
È stata accolta la sua integrazione nel progetto di costituzione.
Il progetto definitivo di trattato costituzionale è costituito
da quattro Parti.
La Parte I contiene il riferimento agli obiettivi
e ai principi costituzionali cui si ispira il trattato, la nuova architettura
istituzionale (competenze dell'Unione, istituzioni), le disposizioni
in materia di democraticità, finanza, l'appartenenza all'Unione.
La Parte II riproduce integralmente la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione, per la quale è stata accolta la proposta, avanzata da più parti, della completa integrazione nel trattato.
La Parte III comprende: le varie politiche settoriali dell'Unione (mercato interno, la politica economica e monetaria); altre politiche specifiche (occupazione, politica sociale, ambiente consumatori, trasporti, ricerca…); le disposizioni in merito allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia l'elenco dei settori in cui possono essere intraprese azioni di coordinamento, di integrazione o sostegno (sanità, industria, cultura, istruzione…); le disposizioni relative all'azione esterna dell'Unione (PESC, politica commerciale comune), al funzionamento delle istituzioni dell'Unione e quelle finanziarie.
La Parte IV include, oltre ad alcuni protocolli, le disposizioni finali e transitorie necessarie per garantire l'entrata in vigore del nuovo trattato e la continuità rispetto quelli preesistenti.
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