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Trattato o carta costituzionale? Costituzione e demos

Il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa ha suscitato vivaci dibattiti circa la natura giuridica in relazione alle Costituzioni nazionali. In particolare, ci si domanda quale sia il tasso di democraticità della carta redatta e approvata dalla Convenzione: si è parlato dunque della “Costituzione europea” come “Costituzione senza nazione”, “Costituzione senza Stato”, “Costituzione senza popolo”.

E’ però vero che all’interno della Convenzione vi erano riuniti fra gli altri anche i rappresentanti dei capi di Stato o di governo, rappresentati dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo, figure istituzionali elette direttamente. Quindi l’elaborato della Convenzione risulta essere in definitiva un’ulteriore espressione dell’esercizio del controllo democratico dei cittadini europei.

Per di più molti credono che in Europa vi sia già una costituzione operante. Per anni la Corte di giustizia si è riferita ai trattati come a una carta costituzionale. Certo, l’allargamento a nuovi Paesi richiede alcuni interventi su quei trattati: servono un nuovo disegno istituzionale e forme di semplificazione. Ma l’architettura costituzionale esistente è efficace, ed è uno dei contributi più originali dell’Europa alla cultura politica internazionale.

La Struttura del Trattato

Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea

Le novità introdotte dal Trattato costituzionale

Il processo di ratifica