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Redazione della Convenzione Europea

La Convenzione come strumento per approdare ad un testo costituzionale

Lo strumento della "Convenzione" è stato utilizzato già per la redazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione, ma mai precedentemente per preparare riforme che mirino a modificare il testo stesso dei trattati.

La Convenzione, allargando ad altri soggetti istituzionali, oltre ai governi, la responsabilità di mettere a punto le necessarie riforme, è apparsa più adatta a recepire i suggerimenti che sarebbero pervenuti dai soggetti partecipanti al dibattito. Questo anche perché, a differenza di una Conferenza intergovernativa (CIG), essa lavora in piena trasparenza (tutte le sessioni plenarie sono infatti pubbliche) e il processo decisionale si basa sul consenso e non sul meccanismo del voto unanime.

Benché in base al mandato contenuto nella dichiarazione di Laeken, la redazione di una Costituzione non sia stata prevista come obiettivo esclusivo, già dalle prime settimane dei lavori è emersa chiaramente l'intenzione da parte dei membri della Convenzione di voler giungere ad un progetto di trattato costituzionale vero e proprio, e non ad un semplice rapporto politico indirizzato ai Governi o alla proposta di modifiche dei Trattati precedenti.

Le tappe della redazione del trattato

Un progetto preliminare di trattato redatto dal Praesidium era già stato presentato da Giscard d'Estaing il 28 ottobre 2002.
Durante la terza fase, dopo che i Gruppi hanno consegnato al Praesidium i risultati del loro lavoro, il Praesidium stesso e la Convenzione hanno cominciato ad elaborare gli articoli della futura costituzione. Su ogni gruppo di articoli del Presidium, i convenzionali hanno di volta in volta presentato un numero cospicuo di emendamenti, alcuni dei quali sono consistiti in modifiche della forma più che della sostanza.

Durante la sessione plenaria del 6-7 febbraio 2003, il Presidium ha presentato il progetto di un primo gruppo di articoli da 1 a 16 (Titoli I, II, III) della Parte I del trattato costituzionale, sui quali si è svolta un'ampia discussione in occasione della successiva sessione plenaria. Questi primi articoli, dedicati alla definizione degli obiettivi dell'Unione, i diritti fondamentali e la cittadinanza, le competenze, sono stati oggetto di un intenso dibattito e di numerosi emendamenti presentati nella successiva sessione plenaria. In merito al dibattito sulla divisione delle competenze dell'Unione (art. 8-16) ha avuto luogo una sessione plenaria aggiuntiva (5 marzo): i punti più dibattuti sono stati la supremazia del diritto europeo e il rispetto delle identità nazionali.

Il Praesidium ha poi (27-28 febbraio) presentato il progetto di articoli da 24 a 33 del trattato costituzionale sul tema della semplificazione degli strumenti giuridici dell'Unione. Anche su questi aspetti si sono avute reazioni, anche se le proposte del Presidium hanno trovato una generale approvazione, in particolare quelle in merito alla generalizzazione della procedura di codecisione e alla creazione degli atti delegati. Nella stessa sessione è stato presentato il progetto di protocolli sull'applicazione del principio di sussidiarietà e di proporzionalità e sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione

In seguito alla presentazione degli articoli proposti dal Praesidium, avvenuta nella sessione del 17 e 18 marzo , sulle finanze dell'Unione (art. 38, 39, 40) e sullo spazio di libertà sicurezza e giustizia (Progetto di articolo 31, parte I e Progetto di articoli della parte II ), si è svolta la sessione plenaria (3-4 aprile) dedicata alla discussione.

Particolarmente dibattuta è stata l'ipotesi di istituire una procura europea. Sono inoltre stati presentati nuovi articoli sulla vita democratica (titolo VI artt. 33-37) , le relazioni con i Paesi vicini, l'Unione e l'ambiente (titolo IX), l'appartenenza all'Unione (titolo X artt. 43-46) e le disposizioni finali (parte terza) del nuovo trattato.

Nei giorni 24 e 25 aprile si è svolta la sessione plenaria dedicata alla presentazione dei nuovi articoli sulle istituzioni (titolo IV parte I) e sull'azione esterna dell'UE proposti dal Praesidium ed alla discussione degli articoli concernenti la vita democratica dell'Unione, l'Unione e l'ambiente circostante , l'appartenenza all'Unione e le disposizioni generali e finali.

Il 15 e 16 maggio sono state discusse le proposte del Praesidium su istituzioni e azione esterna presentate nella precedente sessione plenaria. Fra le nuove proposte si annoverano l'istituzione di una Presidenza stabile, l'elezione del Presidente della Commissione da parte del Parlamento Europeo e il superamento del principio "uno Stato Membro un commissario". Il Praesidium ha proposto anche l'istituzione di un Ministro degli Affari Esteri.

Il 30-31 maggio la Convenzione ha discusso gli articoli dedicati alle cooperazioni rafforzate, alla governance economica dell'Unione e al bilancio.
Per la prima volta i membri della Convenzione dispongono di
una visione d'insieme del progetto della Costituzione, che include le parti I, II, III e IV e il preambolo.

Nella plenaria del 5-6 giugno i Convenzionali hanno esaminato nuovamente tutta la prima parte del trattato.

Particolarmente controversa è stata l'ipotesi di estensione del voto a maggioranza qualificata.

Nella plenaria del 11-13 giugno la Convenzione ha esaminato nuovamente il testo complessivo. Dopo gli ultimi cambiamenti il Presidente ha constatato il raggiungimento del consenso sul testo definitivo della prima e seconda parte del trattato da presentare al Consiglio Europeo di Salonicco il 20 giugno. Sulle parti III, relativa alle politiche dell'Unione, e IV, riguardante le disposizioni generali e finali, si è continuato a lavorare per raggiungere un accordo nelle ultime due sessioni plenarie (4 luglio e 9-10 luglio) dopo il Consiglio di Salonicco.

Nella plenaria del 10 luglio, data in cui la Convenzione ha chiuso i lavori, è stato adottato per consenso il progetto di trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa nella sua interezza.

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