Rimani aggiornato:
Iscriviti alla newsletter

Quali obiettivi?

L'obiettivo primario per cui la Convenzione ha visto la luce è stato quello di "cercare risposte alle questioni sollevate nella dichiarazione di Laeken"; ma per far ciò sono state pensate tre fasi in cui le modalità di lavoro della convenzione perseguono molteplici e diversi scopi, tutti finalizzati a "rispondere a Laeken":

1. Fase di ascolto: verte principalmente su due questioni:

• Come gli europei immaginano l'Europa tra 50 anni? Che sia più omogenea o che conservi la propria diversità?
• Chi fa cosa in Europa? Quali devono essere le competenze dell'Unione e degli Stati? Come vanno esercitate? Devono essere esclusive o condivise?

2. Fase di riflessione: verte principalmente su un'attenta analisi delle istanze presentate durante la prima fase, unitamente alle loro implicazioni sul futuro dell'Europa, e di verificarne la coerenza, soprattutto con le "questioni di Laeken; in particolare l' analisi verterà sulle seguenti questioni:

• l'organizzazione delle istituzioni europee, ai sensi del Trattato di Nizza [formato pdf];
• il piano per un'Europa organizzata secondo uno schema federale, come proposto da alti dirigenti tedeschi;
• il documento elaborato dalla Commissione europea sulla modernizzazione del metodo comunitario [formato pdf];
• le soluzioni avanzate con la formula "federazione di Stati-nazione", indipendentemente dal fatto che esse comportino la creazione di una seconda camera.

3. Fase propositiva: i lavori di quest'ultima fase sono finalizzati al perseguimento di un unico obiettivo e cioè:

• l'elaborazione di "un trattato unico, leggibile per tutti, comprensibile per tutti"

Inoltre, la stessa Convenzione si pone come obiettivo supplementare il raggiungimento di un"consenso generale" sulla proposta del trattato unico, in modo da aprire una via verso una costituzione per l'Europa.