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Difesa: conclusioni del gruppo di lavoro

Il Gruppo ha presentato la propria relazione conclusiva il 16 dicembre 2002. Essa è disponibile all'indirizzo: http://register.consilium.eu.int/pdf/it/02/cv00/00461i2.pdf

Per la scheda riassuntiva sulle conclusioni si consulti il sito:
http://european-convention.eu.int/docs/meetings/10-FR.pdf

Gestione delle crisi

Nell'ambito della gestione delle crisi il Gruppo ha fornito le seguenti raccomandazioni rispondendo così ai quesiti esposti:

(a) L'estensione delle missioni di Petersberg

In risposta al primo quesito sono stati menzionati altri compiti che richiedono mezzi militari :

  • prevenzione dei conflitti (tempestivo allarme, misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza, ecc.);
  • azioni congiunte in materia di disarmo (programmi di distruzione delle armi e di controllo degli armamenti);
  • consulenza e assistenza in materia militare ("defense outreach": cooperazione con le forze militari di un paese terzo o di un'organizzazione regionale/subregionale ai fini dello sviluppo di forze armate democratiche mediante lo scambio di buone pratiche, ad esempio grazie ad azioni di formazione);
  • operazioni di stabilizzazione al termine dei conflitti
  • sostegno su richiesta delle autorità di un paese terzo nella lotta contro il terrorismo.

(b) Il rafforzamento della coerenza e l'efficacia nell'attuazione delle operazioni di gestione delle crisi

In risposta al quinto quesito sono state rafforzate la coerenza e l'efficacia nell'attuazione delle operazioni di gestione della crisi, attraverso modalità che non vadano a discapito del controllo politico:

  • l'uso dell' articolo 25 del trattato di Nizza, che consente una delega del potere decisionale del Consiglio al Comitato politico e di sicurezza in vista del controllo politico e della direzione strategica di un'operazione decisa dal Consiglio e per la durata della stessa;
  • il rafforzamento del ruolo dell' Alto Rappresentante in materia di gestione delle crisi: avrà diritto di iniziativa e sarà abilitato, in caso d'urgenza, a prendere decisioni necessarie sotto l'autorità del Consiglio e in stretto e permanente contatto con il Comitato Politico e della Sicurezza; in generale la responsabilità del coordinamento dell'operazione sarebbe attribuita all'Alto Rappresentante;
  • il coordinamento tra gli aspetti militari e civili in loco, riflettendo le disposizioni vigenti a Bruxelles. Questo compito dovrebbe essere attribuito ai rappresentanti speciali che agiscono in loco sotto l'autorità dell'Alto Rappresentante;
  • per garantire l' accesso ad un rapido finanziamento, in particolare quando l'operazione prevista è un'operazione militare o un'operazione di cui non si sia ancora determinato il carattere civile o militare, occorre prevedere la creazione di un fondo adeguato per la fase preparatoria dell'operazione.

(c) la flessibilità nel processo decisionale e nell'azione

  • - L'adozione dell'unanimità per l'avvio di un'operazione, applicando tuttavia le regole dell'astensione costruttiva: gli Stati membri che non desiderino apportare un sostegno attivo sarebbero esortati a non opporsi a tale operazione e ad astenersi. Una volta avviata l'operazione, gli Stati che si siano astenuti non parteciperebbero alla presa di decisioni relative all'attuazione dell'operazione originariamente decisa, ma potrebbero associarvisi successivamente.
  • La possibilità di instaurare una cooperazione più stretta tra gli Stati membri che desiderino effettuare le missioni più impegnative e soddisfino le condizioni necessarie affinché il loro impegno acquisti credibilità, si tratterebbe di una "eurozona della difesa"

Lotta al terrorismo

In risposta alla nuova minaccia rappresentata dal terrorismo il Gruppo ha avanzato due proposte:

  • L'introduzione all'interno del trattato di una clausola di solidarietà che implichi il ricorso all'insieme degli strumenti di cui dispone l'Unione (mezzi militari, cooperazione politica e giudiziaria, protezione civile, ecc.) per la protezione delle popolazioni civili e delle istituzioni democratiche e per l'assistenza a uno Stato membro sul proprio territorio al fine di fronteggiare le implicazioni di un eventuale attacco terroristico.
  • Certi membri del Gruppo hanno proposto che il trattato possa prevedere una clausola di difesa collettiva, cioè, come per le missioni di Petersberg, una forma di cooperazione più stretta in materia di difesa, aperta alla partecipazione di tutti gli Stati membri che desiderino sottoscrivere tale impegno e che soddisfino le condizioni necessarie (un protocollo potrebbe essere annesso al trattato).

Capacità e armamenti

Per assicurare un miglioramento delle capacità e degli armamenti il Gruppo ha proposto:

La creazione di un' Agenzia europea per gli armamenti e la ricerca strategica, finalizzata a soddisfare le esigenze operative, il che si tradurrebbe nella promozione di una politica di acquisizioni armonizzata degli Stati membri e in un sostegno alla ricerca nel settore della tecnologia della difesa, anche in materia di sistemi spaziali militari. Tutti gli Stati membri che lo desiderino potrebbero partecipare all'Agenzia, alcuni di essi potrebbero costituire gruppi specifici finalizzati alla realizzazione di progetti particolari.

E' emerso anche un ampio consenso in favore della creazione di una formazione del Consiglio che riunisca i Ministri della difesa , il che non richiederebbe la modifica del trattato. Tale Consiglio svolgerebbe un ruolo in materia di capacità e controllerebbe gli adempimenti degli Stati membri e adatterebbe gli obiettivi dell'Unione in termini di capacità in funzione dell'evolvere delle esigenze.

Quadro istituzionale

Relativamente al rafforzamento del quadro istituzionale, altra esigenza rilevata dal Gruppo, è stato proposto:

Il mantenimentodelle strutture istituzionali esistenti nel settore della PESD.

Inoltre il gruppo ritiene che al fine di garantire l'efficacia della politica di difesa, sia opportuno prevedere presso il Consiglio una personalità politica che conduca l'azione dell'unione e coordini gli sforzi degli Stati in materia di difesa. Inoltre il Gruppo è dell'avviso che questa personalità dovrà essere l'Alto Rappresentante.

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