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Azione esterna: conclusioni del gruppo di lavoro

La relazione conclusiva del Gruppo è stata presentata il 16 dicembre 2002 è reperibile al sito:
http://register.consilium.eu.int/pdf/it/02/cv00/00459i2.pdf

Per quanto riguarda la scheda riassuntiva sulle conclusioni rimandiamo all'indirizzo:
http://european-convention.eu.int/docs/meetings/9-FR.pdf

La prima raccomandazione cui è pervenuto il Gruppo riguarda l'opportunità di raggruppare, all'interno di una sezione del Trattato costituzionale, gli articoli dei Trattati attualmente in vigore che si riferiscono ai diversi aspetti dell'azione esterna dell'Unione europea.

In sintesi l'ampio spettro di tematiche esaminate dal Gruppo può essere ricondotto ai seguenti punti principali.

Interessi, obiettivi e principi comuni

Nel Gruppo si è delineato un consenso molto ampio sulla necessità di delineare nel trattato costituzionale i principi di fondo e gli obiettivi generali. Esso si è accordato su un testo contenente i riferimenti ai valori che hanno ispirato la creazione, lo sviluppo e l'allargamento dell'Unione.

Il Gruppo inoltre raccomanda che il Consiglio europeo definisca gli obiettivi e interessi strategici dell'Ue e stabilisca dei parametri che guidino l'azione dell'Ue e degli altri Stati membri.

Secondo il Gruppo, inoltre, il futuro trattato costituzionale dovrebbe prevedere la competenza dell'Ue a concludere accordi su questioni che rientrano nelle sue competenze interne.

Miglioramento dell'efficienza e della coerenza dell'azione esterna

Fra istituzioni e attori

Il Gruppo ha proposto una revisione dei ruoli che attualmente spettano all'Alto Rappresentante per la PESC e al Commissario competente delle relazioni esterne (Commmisario RELEX). Tra le varie soluzioni prospettate si è delineata una tendenza largamente condivisa a favore di una soluzione che cumuli le due funzioni nella figura di un "Rappresentante esterno europeo".

Per questa personalità si è ipotizzato quanto segue:

  • nomina da parte del Consiglio riunito nella composizione dei Capi di Stato o di governo, a maggioranza qualificata, con l'approvazione del Presidente della Commissione e l'avvallo del Parlamento europeo;
  • mandati diretti conferiti dal Consiglio per materie inerenti alla PESC. In qualità di Alto Rappresentante godrebbe del diritto formale ma non esclusivo di iniziativa;
  • membro a pieno titolo della commissione e idealmente rango di vicepresidente. In qualità di Commissario alle relazioni esterne, presenterebbe proposte al collegio, alle cui decisioni parteciperebbe a pieno titolo per le materie che rientrano nelle attuali competenze della Comunità;
  • ruolo di Rappresentanza esterna dell'Unione.

Nell'ambito di ciascuna istituzione

Il Gruppo ritiene che per assicurare la coerenza e l'efficienza dell'azione esterna dell'Ue, si debba considerare il funzionamento di ciascuna istituzione.

Le proposte in questo ambito sono andate nella direzione:

  • della costituzione di un Consiglio specifico competente per l'azione esterna, formalmente distinto dalla formazione "Affari generali", senza che questo impedisca di farsi rappresentare dallo stesso Ministro in entrambe le formazioni;
  • della designazione di un punto focale all'interno della Commissione, possibilmente nella persona del Vicepresidente, che coordini le questioni esterne che competono a tale istituzione.

Nei servizi

Il Gruppo ha fornito anche alcune raccomandazioni di tipo organizzativo volte a migliorare la coerenza e l'efficienza:

  • la costituzione di un servizio comune (Servizio Azione esterna europea) composto da funzionari della DG RELEX e del Segretario del Consiglio e di personale distaccato dei servizi diplomatici nazionali;
  • la creazione di un'accademia diplomatica dell'Ue e di un servizio diplomatico dell'Ue, da affiancare a quelli degli Stati membri.

Strumenti e processo decisionale

Strumenti.

Il Gruppo reputa opportuno introdurre la possibilità di iniziative comuni, che sarebbero presentate dal Rappresentante esterno europeo (o dall'Alto Rappresentante) e dalla Commissione.

Processo decisionale nella PESC

Il Gruppo sottolinea che, per scongiurare il rischio di inerzia della PESC, occorre utilizzare al massimo le attuali disposizioni per il ricorso al voto a maggioranza qualificata (VMQ) e le disposizioni che consentono una certa flessibilità come l'astensione costruttiva.

Il Gruppo inoltre raccomanda che il Trattato introduca la possibilità per il Consiglio europeo di decidere all'unanimità di estendere il ricorso al VMQ nel settore della PESC

Processo decisionale nella politica commerciale

Nel Gruppo si è delineato un ampio sostegno al ricorso al VMQ in tutti i settori della politica commerciale, compresi i servizi e la proprietà intellettuale.

Strumenti e politica di cooperazione allo sviluppo

Il Gruppo raccomanda che gli strumenti amministrativi e giuridici per la gestione dei programmi di sviluppo CE/UE siano semplificati e rafforzati, con una significativa riduzione del numero dei regolamenti regionali e settoriali e o l'accento sulla programmazione strategica.

Ruolo del Parlamento europeo e finanziamento della PESC

Il Gruppo ha riconosciuto che le attuali disposizioni dell'articolo 21 del TUE relative alla PESC sono soddisfacenti e che tuttavia andrebbero integrate prevedendo il coinvolgimento dell'Alto Rappresentante nei compiti di cui all'articolo 21 del TUE (consultazioni sui principali aspetti e sulle scelte fondamentali e informazione in merito allo sviluppo della PESC).

Constatando che la parte del bilancio dell'Ue riservata alla PESC si è rivelata insufficiente e che le attuali procedure sono troppo macchinose per consentire un rapido finanziamento delle attività, il Gruppo raccomanda che il budget della PESC dovrebbe provvedere fondi sufficienti per far fronte a crisi impreviste o a nuove priorità politiche sulla scena internazionale.

Accordi internazionali

Relativamente agli Accordi internazionali, il Gruppo suggerisce che il trattato contenga un unico insieme di disposizioni sulla negoziazione e la conclusione di accordi internazionali, ai cui sensi il Consiglio autorizza l'avvio dei negoziati, impartisce le direttive di negoziato e conclude gli accordi e che precisino che agisce a nome dell'Ue a seconda dell'oggetto dell'accordo.

In tale contesto il Consiglio indicherebbe anche chi conduce i negoziati a nome dell'Unione: ad esempio a persona che svolge la funzione di Alto Rappresentante insieme alla Commissione, la sola Commissione o il solo Alto Rappresentante sotto la supervisione di un Comitato.

Rappresentanza esterna dell'Unione

Il Gruppo ritiene che l'Unione debba tentare di ottenere uno status formale nell'ambito delle pertinenti organizzazioni internazionali specializzate o eventualmente di diventare membro a pieno titolo, fatto salvo lo status degli Stati membri all'interno di tali Organizzazioni e che, qualora l'Unione giunga una posizione concordata, essa si esprima attraverso un portavoce unico.

Il Gruppo si è anche pronunciato a favore di una rappresentanza unica della zona dell'euro all'interno delle istituzioni finanziarie internazionali.

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