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Cronologia del processo di riforma dell'Unione europea

2000

14 febbraio: Apertura della Conferenza Intergovernativa 2000, che si concluderà a dicembre con il Consiglio Europeo di Nizza. Della necessità di tale conferenza e dei punti all'OdG da discutere si era discusso al Consiglio europeo di Colonia (3-4 giugno 1999), al Consiglio europeo di Helsinki (10-11 dicembre 1999). La Conferenza ha concluso i suoi lavori con l'approvazione del Trattato di Nizza in occasione del Consiglio europeo di Nizza

7-10 dicembre: Consiglio europeo di Nizza, durante il quale i capi di stato e di governo hanno raggiunto un'intesa sul Trattato di Nizza. Inoltre il Consiglio, congiuntamente al Parlamento e alla Commissione, proclama solennemente la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione europea e ne raccomanda la massima diffusione tra i cittadini dell'Unione.

2001

26 febbraio: Firma del Trattato di Nizza. Il Trattato, concordato in occasione del Consiglio europeo di Nizza, entrerà in vigore il 1º febbraio 2003. Si occupa fondamentalmente delle riforme istituzionali necessarie per garantire il buon funzionamento delle istituzioni una volta effettuato l’allargamento a 25. Il trattato di Nizza, il precedente trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea sono stati unificati in una versione consolidata.

14-15 dicembre: si riunisce il Consiglio europeo di Laeken, che adotta una dichiarazione sul futuro dell'Unione aprendo la strada alla riforma delle istituzioni europee. Prevede infatti la convocazione di una convenzione per preparare la prossima conferenza intergovernativa. Decide inoltre di rafforzare il ruolo dell'Europa sulla scena internazionale, in particolare per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo, e, di concludere entro il 2002 i negoziati con i paesi candidati pronti all'adesione, affinché essi possano partecipare alle elezioni del Parlamento europeo nel 2004.

2002

28 febbraio: Si tiene a Bruxelles la sessione inaugurale della Convenzione sull’avvenire dell’Europa. La Convenzione ha il compito di ridisegnare l’assetto politico, giuridico e istituzionale dell’Unione europea per rispondere alle molteplici sfide interne ed esterne che essa si trova ad affrontare.

2003

1 febbraio: entra in vigore il Trattato di Nizza.

16 aprile: firma del Trattato di adesione tra l’Unione europea e Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Nel corso dell’anno tutti i paesi, salvo Cipro, che non lo prevede, sanciscono con referendum la loro ratifica parlamentare.

20-21 giugno: il Consiglio europeo di Salonicco accoglie con favore il progetto di Trattato costituzionale presentato dalla Convenzione, considerandolo una buona base per l’imminente Conferenza intergovernativa.

18 luglio: il progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa, perfezionato nella sessione conclusiva del 10 luglio, viene presentato al Presidente del Consiglio europeo, l’italiano Silvio Berlusconi.

4 ottobre: si apre a Roma la Conferenza intergovernativa, per decidere se approvare integralmente il progetto di Trattato costituzionale. Si decide, tuttavia, di procedere ad una sua modifica, rinviandone l’eventuale approvazione.

2004

1 maggio: entra in vigore il Trattato di adesione e 10 nuovi paesi entrano a far parte dell’Unione europea.

17-18 giugno: il Consiglio europeo di Bruxelles raggiunge un accordo sulle modifiche da apportare al Progetto di Trattato costituzionale, approvando il “Trattato che istituisce una Costituzione per l’Unione europea”.

29 ottobre: viene firmato a Roma dai Capi di Stato e di Governo e dai Ministri degli esteri dell’Unione europea il “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa”.

2005

20 febbraio: la Spagna approva, tramite referendum, il “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa”. La percentuale dei votanti è stata del 42,32%, quella degli astenuti del 57,68%. Gli spagnoli hanno detto sì con il 76,73% di voti a favore, contro il 17,24% di voti contrari.

29 maggio: gli elettori francesi votano contro la ratifica del Trattato Costituzionale europeo in un referendum popolare. Il “no” ha vinto con il 54,67% dei suffragi, mentre il “sì” ha ottenuto il 45,33% dei voti. Il tasso di partecipazione è stato del 69,37%.

1 giugno: anche l’Olanda boccia il Trattato costituzionale. Nel Referendum consultivo i “no” olandesi alla Costituzione europea sono stati il 61,5%, mentre i “sì” hanno ottenuto il 38,5%. La percentuale di votanti è stata pari al 63,3%.

16-17 giugno: il Consiglio europeo adotta una Dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo sulla ratifica della Costituzione, con cui si prende atto dei risultati referendari in Francia ed Olanda e si avvia una fase di riflessione, dandosi appuntamento al primo semestre 2006 per una verifica.

10 luglio: gli elettori del Lussemburgo dicono “sì” alla ratifica del Trattato Costituzionale europeo con il 56% dei votanti. Hanno votato “sì” 109.494 elettori lussemburghesi, mentre 84.221 si sono espressi per il “no”.

2006

15-16 giugno: il consiglio europeo nelle sue conclusioni verifica i progressi compiuti: 15 stati hanno ratificato il Trattato, 2 non lo hanno fatto ed 8 devono ancora completare il processo di ratifica. Il consiglio europeo inoltre invita ad adottare il 25 marzo 2007 a Berlino una dichiarazione politica dei leader dell'UE, in occasione del cinquantesimo anniversario dei trattati di Roma.

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