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Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del
Novecento, in coincidenza con lo straordinario sviluppo urbano conosciuto
in quel periodo, si diffuse in Europa quello che è stato definito
come il «movimento comunale europeo». Alimentata da amministratori,
politici e tecnici diversi per nazionalità, cultura e orientamento
politico, quella corrente di pensiero si propose di indicare all’attenzione
delle istituzioni e dell’opinione pubblica le funzioni sempre più
importanti e i crescenti problemi delle città. Al tempo stesso
l’intento fu quello di elaborare una vera e propria scienza del
governo locale, attraverso la quale comunicare e trasmettere informazioni
utili ai tecnici e agli amministratori, e porre sotto controllo il fenomeno
urbano.
Il movimento si propose di coniugare l’utopia della cooperazione
universale con il pragmatismo indispensabile a risolvere i concreti problemi
della realtà urbana. Fu un simile intreccio di esigenze scientifiche
e politiche a spingere personalità di tutto il mondo, e in primo
luogo dell’Europa, a cooperare per il buongoverno delle città,
accantonando le tradizionali barriere costituite dalle differenze in fatto
di geografia, di storia, di cultura, di lingua. Il movimento comunale
europeo ebbe la sua formalizzazione nel 1913 a Gand, in Belgio, con la
nascita dell’Union Internationale des Villes, che costituì
la rete ufficiale di comunicazione tra tutte le personalità legate
al governo urbano in Europa e nel mondo.
Ma ben prima della sua stessa formalizzazione, il movimento seppe porsi
con grande tempestività i problemi del governo dello sviluppo urbano,
in una fase in cui gli stessi Stati nazionali non avevano ancora costituito
una pubblica amministrazione articolata e complessa come quella odierna.
Le amministrazioni comunali, in ciascun paese, erano dunque chiamate a
risolvere «da sole» problemi che oggi vengono affrontati nel
quadro di complesse politiche «nazionali»: l’educazione,
la tutela del lavoro, i trasporti, l’assistenza, i servizi sociali.
Saggi di Elena Cogato Lanza, Patrizia Dogliani, Oscar Gaspari, Federico Lucarini, Renaud Payre, Francesco Privitera, Nico Randeraad, Joan-Anton Sanchez de Juan, Pierre-Yves Saunier, Antoine Vion, Dirk Wolffram, Guido Zucconi.
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